
Parigi apre la stagione con un mix potente di visioni estetiche e tensioni contemporanee. Le maison non si limitano a vestire: raccontano, suggeriscono, definiscono. In passerella, la femminilità si fa racconto sfaccettato — tra seduzione, leggerezza e audacia.
Tra le protagoniste, Tom Ford illumina la scena con un show di puro lusso e magnetismo. La sua visione della femminilità è un perfetto equilibrio tra il glamour degli anni ’70 e una modernità provocatoria. Tra tessuti preziosi, tagli scolpiti e un’atmosfera da vera star, celebra una donna potente e seducente, capace di dominare la scena con sicurezza e charme. Un appuntamento imperdibile che conferma il brand come punto di riferimento imprescindibile nel panorama internazionale.
Rabanne si tuffa in una riviera galattica: metallo liquido, costumi da bagno couture e accessori futuristi. Julien Dossena fonde nostalgia e avanguardia in una collezione che brilla sotto ogni luce, dove l’eredità dello spazio si intreccia con l’estate più sensuale.
Giambattista Valli abbraccia la leggerezza con eleganza bucolica. Tra abiti eterei, dettagli floreali e volumi vaporosi, la sua donna è sofisticata ma libera, sognante ma concreta. Una poesia da indossare, che celebra la bellezza della semplicità.
Nina Ricci, guidata da Harris Reed, alza il volume del romanticismo con un tocco glam rock. Volumi scultorei, paillettes, trasparenze e silhouette teatrali raccontano una femminilità audace, ironica e profondamente scenografica.
Givenchy, con Sarah Burton al debutto, riscrive i codici dell’erotismo elegante: pelle, piume e trasparenze incontrano il rigore sartoriale in una collezione intensa, sensuale, carica di tensione visiva e controllo formale.
Victoria Beckham chiude in sottrazione. Slip dress asimmetrici, giacche fluide e palette neutre delineano una donna sicura, raffinata, che seduce senza eccessi. Una collezione matura, pensata per chi sa parlare anche con il silenzio.
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